Finalmente è arrivato il suo turno: parliamo di ToV – Tone of Voice!
Quante volte la tua comunicazione è partita con un’idea per poi finire con un’altra ancora? Quante volte ti è capitato di non riuscire a dare un giusto tono alla tua azienda?
Probabilmente, tante. Ma ci sta: non è così semplice come sembra.
Difatti il tone of voice non è solo una questione di parole, ma di personalità. È il modo in cui un brand comunica e si relaziona con il pubblico, influenzando la percezione e la fiducia dei clienti.
Probabilmente la tua confusione in merito, nonché indecisione, è determinata anche dalla mancata conoscenza dei numerosissimi ToV esistenti.
Sai quanti tone of voice esistono davvero? La risposta non è un numero fisso, ma un insieme di sfumature che possono essere adattate in base al contesto e al target di riferimento.
Cos’è il Tone of Voice e perché devi assolutamente definirlo?
Come anticipato poco fa, il tone of voice (ToV) è il modo in cui un brand esprime la propria personalità attraverso la comunicazione scritta e parlata. Non riguarda (solo) cosa si dice, ma come lo si dice. Definirlo correttamente significa creare un legame autentico con il proprio pubblico e distinguersi dalla concorrenza.
Pensa a quando parli con persone diverse: con un amico usi un tono rilassato, con un cliente sei più professionale, con un bambino diventi più empatico. Anche un brand deve adattare il proprio tono di voce a seconda della situazione e del pubblico.
Quanti tone of voice esistono? I principali
Pur non esistendo un numero fisso di ToV, possiamo individuare diverse categorie principali. Queste possono aiutarti a sentirti meno disorientato nel mondo della comunicazione.
1. Formale
Un tono autorevole, professionale e preciso. Perfetto per settori come finanza, legale, medicina e istituzioni.
2. Informale
Diretto, colloquiale, volendo anche amichevole. Spesso usato nei social media, nel settore lifestyle e nei brand che vogliono costruire un rapporto più umano con il pubblico.
3. Serio
Istituzionale, affidabile, concreto. Utilizzato in settori dove la chiarezza e la sicurezza sono fondamentali, come la medicina o la finanza. Quello “serio” può contenere tratti di quello “formale” e viceversa.
4. Ironico
Giocoso, spensierato e leggero, solitamente con qualche meme in mezzo. Estremamente efficace per brand giovani e dinamici che vogliono distinguersi con creatività.
5. Empatico
Coinvolgente, emozionale, open-minded, accogliente e vicino al pubblico. Ideale per settori come il benessere, il sociale e il customer care.
6. Distaccato
Neutro, oggettivo, informativo. Spesso usato in ambito tech e B2B, dove i dati e la precisione sono prioritari.
7. Motivazionale
Energico, ispirazionale, spinge all’azione. Utilizzato da brand che vogliono trasmettere grinta e determinazione, come il fitness o il coaching, o aziende di consulenza strategica.
8. Minimalista
Essenziale, chiaro, diretto. Perfetto per brand che vogliono una comunicazione pulita e senza fronzoli, come Apple.
9. Narrativo
Uno storytelling continuo, descrittivo e più che coinvolgente, potremmo dire avvolgente. Molto usato nel branding di lusso o nei settori artistici.
10. Tecnico
Specifico, dettagliato, ricco di terminologia settoriale. Usato in settori scientifici e tecnologici.
Esempi di Tone of Voice famosi: da Apple a IKEA
Vuoi ulteriori inspo? Prova a pensare alle grandi aziende. Anche loro hanno sfruttato la definizione di un ToV come strumento di successo della loro comunicazione. E, in effetti, possiamo dire che ha funzionato!
- Apple: minimalista, ispirazionale, innovativo.
- Nike: motivazionale, grintoso, energico.
- Dove: empatico, inclusivo, autentico.
- Oreo: giocoso, divertente, ironico.
- IKEA: amichevole, accessibile, pratico.
Come scegliere il giusto Tone of Voice?
Come ti spiegavamo, no, non è così banale scegliere il giusto Tone of Voice che rappresenti la comunicazione dell’azienda. Qui, un errore, potrebbe essere fatale. Non per metterti ansia, per carità…
Prova con questi step!
- Conosci il tuo brand: quali sono i tuoi valori e la tua missione?
- Studia il pubblico: chi sono i tuoi clienti? Quale linguaggio usano?
- Analizza la concorrenza: come comunicano gli altri nel tuo settore?
- Definisci una guida di stile: crea delle linee guida per mantenere coerenza.
- Adatta il tono al contesto: cocial, email, blog e assistenza clienti potrebbero richiedere sfumature diverse.
Quindi…
Non esiste un numero esatto di tone of voice, ma infinite combinazioni tra stile, emozioni e obiettivi. La chiave è trovare il mix giusto per il tuo brand e applicarlo sempre con coerenza.
Ora tocca a te: che tono ha la tua azienda?
NIENTE PANICO: ti aiutiamo noi di KERNERS.co a trovarlo, definirlo e applicarlo. Perché il successo parte da QUI.